Dichiarazione di Bologna (27.08.2019)

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Sbloccare il potenziale umano:
Un invito all’azione per migliorare l’accesso a tecnologie assistive di qualità per la realizzazione dei diritti umani fondamentali e il raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile in modo totalmente inclusivo

Nel 2019, in tutto il mondo, milioni di cittadini vengono resi disabili da ambienti, prodotti o servizi inaccessibili e/o non hanno accesso a tecnologie assistive (AT) appropriate. Ciò risulta in netto contrasto con ciò che è tecnicamente possibile e disponibile in molti luoghi. Questo contrasto non è accettabile dal momento che le AT rappresentano uno strumento di supporto fondamentale per le pari opportunità e la piena partecipazione a tutti gli aspetti di vita; entrambi rappresentano aspetti essenziali per le società inclusive. I firmatari di questa dichiarazione chiedono a tutte le parti interessate che hanno un’influenza sulla politica e i percorsi di fornitura di tecnologie assistive di adottare misure per migliorare l’accesso a soluzioni tecnologiche di assistenza di alta qualità, per tutti coloro che potrebbero trarne beneficio, in qualsiasi parte del mondo e indipendentemente dall’età, genere, etnia, orientamento sessuale o causa di disabilità.

Le cause della discrepanza fra il bisogno e l’accessibilità ad appropriate soluzioni di AT sono molte: mancanza di informazioni sufficienti, competenze necessarie, risorse, sistemi di assistenza sanitaria, sociale o educativa ben sviluppati, priorità politica e attenzione ai diritti umani fondamentali. Gli effetti sono enormi: milioni di vite non soddisfatte, attività e partecipazione inesistente o limitata a livello individuale e comunitario da parte di significative porzioni della popolazione, persistenza della povertà e limitato sviluppo economico, reali difficoltà a raggiungere gli obiettivi globali di sviluppo in una prospettiva inclusiva tale da non lasciare nessuno indietro. Questi non sono problemi presenti solo in Paesi a basso e medio reddito, ma sono sfide globali che richiedono azione ovunque.

Sono necessari maggiori sforzi di collaborazione da parte di tutte le parti interessate per creare pari opportunità e colmare il divario di “capacità” sia per i cittadini sia per le società: organizzazioni internazionali, governi nazionali, autorità regionali e locali, fornitori di servizi, organismi professionali, organizzazioni non governative, industria, organizzazioni per persone con disabilità, istituti di istruzione, ricercatori e insegnanti e ogni singolo cittadino.

Durante una riunione di alto livello tenutasi a Bologna il 27 agosto 2019, i rappresentanti di queste parti interessate hanno identificato il seguente programma d’azione:

  1. Sensibilizzare al tema delle tecnologie assistive, al design universale e all’accessibilità in un’ottica di raggiungimento dei diritti umani, dal momento che la tecnologia consente alle persone di affermare e realizzare i propri diritti in modo significativo e spesso determinante.
  2. Promuovere la legislazione con forti meccanismi di rinforzo sull’accessibilità e l’usabilità di beni e servizi e promuovere buone pratiche a tutti i livelli e in tutti i settori della vita pubblica e privata.
  3. Promuovere in tutte le discipline pertinenti la ricerca socialmente reattiva e responsabile, indagando sugli ostacoli alla piena inclusione di chiunque nella società e sviluppando strategie e soluzioni per consentire la partecipazione, molte delle quali possono essere legate alla tecnologia.
  4. Assicurare che l’innovazione tecnologica tenga conto del maggior numero possibile di potenziali beneficiari seguendo un approccio di progettazione universale e non contribuisca a un’ulteriore esclusione allargando il divario tra chi ha e chi non ha.
  5. Promuovere sistemi di fornitura di tecnologie assistive incentrati sulla persona, indipendenti dagli interessi commerciali e in grado di fornire, in modo tempestivo e conveniente, soluzioni personalizzate orientate al futuro adatte all’ambiente di utilizzo e basate sulle capacità, preferenze e aspettative dell’utente finale.
  6. Creare opportunità educative adeguate e solide per tutta la durata di vita per gli utenti finali dell’AT, per la forza lavoro nel campo dell’assistenza sanitaria e sociale e per gli utenti professionali dell’AT coinvolti nella valutazione dei bisogni, nei processi di implementazione delle soluzioni di tecnologia assistiva e nel supportare l’efficacia di tali soluzioni nel tempo.
  7. Cercare e richiedere una collaborazione significativa tra attori a livello internazionale, nazionale, regionale e locale e definire meglio gli obblighi e i livelli di responsabilità di ciascuna parte interessata, coinvolgendo in tutti i processi le organizzazioni delle persone con disabilità e una vasta gamma di utenti AT.
  8. Perseguire e assicurare la qualità delle soluzioni di tecnologia assistiva per la fornitura equa di sistemi di tecnologia assistiva a livello globale.
  9. Promuovere immagini, iniziative e progetti positivi che contrastino lo stigma che talvolta è associato alla disabilità e all’uso della tecnologia assistiva.
  10. Rimuovere tutte le altre barriere di qualsiasi natura (ad esempio finanziarie, politiche, amministrative, di mercato, di conoscenza, culturali, di genere, ecc.) per l’adozione di tecnologie assistive e accessibilità a tutti i livelli.

I firmatari di questa dichiarazione non solo invitano gli altri ad agire, ma dichiarano che faranno tutto ciò che è in loro potere per sostenere le priorità sopra menzionate.

Bologna, 27 Agosto 2019.
Traduzione dall’inglese Arianna Gherardini, ottobre 2019.